“Flames and Chains” for Baroneostu

  • by

backstage_1

credit Baroneostu

Quando Federico, meglio noto con il nome d’arte Baroneostu, mi ha chiesto di fotografare per lui alcuni dei suoi capi, mi sono sentita elettrizzata. Federico gestisce un banco di abiti vintage presso il mercato del Balon, a Torino. Inutile negare che per me è una tappa fissa, ogniqualvolta mi capita di passare lì il sabato pomeriggio. Sono molto affezionata al suo banco, per me è sempre un momento di relax curiosare tra le sue camicie, i suoi pantaloni, i suoi capi bizzarri, molti dei quali rielaborati e reinventati da lui.
E’ stato quindi un onore poter collaborare insieme a lui e scattare qualche foto ad una piccola selezione di abiti di cui mi sarei sicuramente innamorata se li avessi scovati appesi alle relle.

La modella scelta da Fede è stata Flavia, con cui avevo già avuto il piacere di lavorare altre volte. Favia è una ragazza stupenda, sia fisicamente sia caratterialmente: alta, slanciata, fisico sportivo, sguardo furbetto, energica e frizzante come pochi altri. Il suo portamento, elegante ma al tempo stesso un po’ sfacciato, avrebbe calzato a pennello con il tema Street dello shooting.

Il nostro primo lavoro non è andato affatto male. Volevamo scattare in esterna, sfruttando le bellissime location che il centro di Torino offre, illuminate dalla calda luce della golden hour. Ci siamo però ritrovati a dover risolvere due imprevisti piuttosto fastidiosi. Il primo: quel giorno a Torino era prevista pioggia. Non potevamo rimandare lo shooting, sarebbe stato davvero difficile trovare un altro momento in cui tutti e tre eravamo privi di impegni di lavoro. Abbiamo perciò deciso di adattarci e, nel peggiore dei casi, slegarci dal mood iniziale e spostarci in interna.

backstage_2

credit Baroneostu

Il secondo imprevisto è stato il tempo vero e proprio: avevamo in mente di scattare più di due outfit, ma le cose si sono protratte più del previsto e ci siamo limitati a due soli cambi d’abito.
La fortuna ha comunque deciso di sorriderci, regalandoci un cielo pieno di nubi, che hanno gentilmente ammorbidito la luce rendendola perfetta per scattare, e soprattutto evitando una tempesta che avrebbe decisamente cambiato le sorti del nostro lavoro.

Il nostro cuore è stato attirato come da un’intensa scarica magnetica verso Piazza della Repubblica, dove si tiene il famoso mercato all’aperto di Porta Palazzo, il più grande d’Europa.
Tutti e tre amiamo questo luogo, per la sua storia, ma anche per la nostra storia: è proprio lì che è nata la nostra amicizia, in una strada che dalla piazza entra nel cuore del Balon. Era una location perfetta per dare la giusta importanza agli abiti scelti da Fede.

Ho cercato di sfruttare tutti gli elementi che ho trovato sul luogo: in particolare i banchi, ormai svuotati dalla merce, sono stati una componente fondamentale, tant’è che in alcuni scatti sono protagonisti tanto quanto gli abiti.
Per chi non lo sapesse, provo un amore spassionato per una vasta serie di materiali, in particolare il legno e il metallo. Quei banchi, con le loro strutture complesse, erano un tripudio di legno e metallo. E non solo, erano anche dipinti con vernici colorate e in alcuni casi arrugginiti. Su suggerimento di Fede, ho posizionato Flavia sopra una pedana di legno, proprio dietro al banco vero e proprio. Era circondata da un intricato sistema di bastoni e tendaggi riavvolti, che mi ha ricordato subito il gioco del mikado, quello in cui si fanno cascare casualmente degli stecchini colorati e si deve cercare di sollevarne uno senza muovere tutti gli altri.
Flavia, con il suo meraviglioso outfit fiammeggiante lilla e rosa, in mezzo a tutte quelle stupende geometrie createsi tra banco, bastoni e tende, è diventata uno dei bastoncini colorati del mikado.
Ho scattato numerose varianti, ma la mia preferita rimane quella in cui un operaio sbuca sullo sfondo, camminando verso il bordo sinistro della foto. E’ perfetto. La sporcatura che ha reso lo scatto interessante. Per essere sicura di prendere l’uomo ho scattato rapidamente, senza preoccuparmi della correttezza dell’inquadratura: perfetto, di nuovo. La foto originale è venuta storta. Avrei potuto raddrizzarla, ma perchè mai? La sua bellezza, per me, è data da questi due elementi. Ai miei occhi, la rendono una foto Fashion che ha qualche rimando al Reportage e allo Street. Mi piace quando i confini tra tutti questi generi si fondono e il risultato sono foto che raccontano più di quanto dovevano fare in partenza. In questo scatto non c’è solo moda, non ci sono solo dei capi di abbigliamento indossati da una bella ragazza. C’è una storia. C’è un luogo, delle persone che lo vivono e ci lavorano quotidianamente. C’è la mia visione. La mia scelta. Si vede, è inequivocabile. Può piacere o non piacere, ma è lì, davanti agli occhi di tutti. Sbilenca e piena di linee intricate.

backstage_3

credit Baroneostu

Per il secondo outfit Fede ha scelto di abbinare un completo giacca e pantalone, di per sè molto eleganti, ad un crop top casual e ad una catena per biciclette usata come cintura, per smorzare la serietà del look e mostrare come anche i capi più impensabili possano essere rielaborati e sfruttati in ogni occasione.
In questa seconda metà dello shooting mi sono mossa un po’ di più, vagando per la piazza e sfruttando di nuovo gli elementi che trovavo in giro: tende e ombrelloni colorati, carretti di metallo, il Mercato Centrale sullo sfondo. Poi mi sono resa conto che proprio lì, a due passi da noi, c’era una fermata dell’autobus. Sono numerose le linee che passano in quella via, tra cui il 4, uno dei tram più importanti della città perchè la collega da un capo all’altro.
La pensilina mi dava numerose possibilità, sia per le geometrie, sia per i colori, sia per la possibilità di includere altre persone negli scatti.
Ed ecco che nasce il mio secondo scatto preferito di questa serie. Si, se ne dovessi scegliere solo due rappresentativi, sarebbero questi due. Chiedo a Flavia di fare l’indifferente, comportarsi come se io non ci fossi, passeggiando e tirando qualche calcetto in aria. Tra un passo e l’altro arriva un uomo, che si ferma sulla pensilina dall’altra parte della strada. Ed eccoci di nuovo: sporcatura. lui va verso destra, Flavia va verso sinistra. E’ come se si stessero per scontrare, ma è fisicamente impossibile, ci sono almeno 5 metri di distanza tra di loro. Il resto del gioco lo fanno i colori dello sfondo che si armonizzano l’uno con l’altro in un tripudio di gialli, beige, verdi.

Per questa serie di foto in cui Flavia indossa giacca e pantalone ho deciso di giocare di più con la post-produzione, rispetto alla serie in mezzo ai banchi. Ho diminuito i contrasti e virato i colori di luci ed ombre sui toni del giallo e verdino. Volevo dare un effetto vissuto, che ricordasse l’analogico, per fare questo ho anche aggiunto della grana che rendesse le foto ancora più sporche e grezze.

Tutti gli scatti sono stati realizzati con Nikon d610 e ottica Nikkor 50mm f/1.8 D, settaggio manuale ed impostazioni variate continuamente in base alle condizioni di luce in cui scattavo.

Spero di poter collaborare ancora con Fede, il suo gusto è impareggiabile e soprattutto mette grande amore e passione nel suo lavoro.
Fatemi sapere cosa ne pensate degli scatti! <3

Credits:
Modella: Flavia F.
Styling e abiti: Federico Ostuni IG: @baroneostu, DEPOP: @baroneostu_shop SITO: https://baroneostu.bigcartel.com/
Pic and PP: @effes.art

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *